Perché un ristorante dovrebbe dotarsi di un software UEM
La cosiddetta ‘fase 2’ imposta dall’attuale emergenza sanitaria, tra le altre cose, investe in pieno l’attività dei pubblici esercizi, che devono adeguare la loro operatività a norme piuttosto rigide.
I ristoranti, in particolare, hanno l’obbligo di garantire i famosi 4×2 (metri quadrati) per ciascun cliente e di adottare i menu digitali. Si tratta di un’alternativa a quelli cartacei, praticamente impossibili da igienizzare, e prevede l’utilizzo dei tablet o, in alcuni casi, dei dispositivi dei clienti.
Questa digitalizzazione fa sì che il cliente possa consultare il menù e i piatti del giorno quasi sempre tramite tablet forniti dall’esercizio stesso, contribuendo anche a limitare il contatto tra chi prende le ordinazioni e gli avventori.
Una pratica, questa, che qualche esercizio particolarmente votato alla tecnologia aveva già adottato, ma che oggi diventa conditio sine qua non per la riapertura. In alcuni casi vengono associate alla normale consultazione del menù anche altre funzioni, tra le quali, ad esempio, la visualizzazione automatica dei valori nutrizionali e calorici dei piatti e soprattutto degli allergeni, per rendere ancora più complete le informazioni fornite ai clienti.
Con l’adozione di questa tecnologia si rende necessario un controllo efficace dei tablet da parte dei ristoratori.
Ermetix UEM (Mobile Device Management) rappresenta una soluzione concreta che offre proprio la possibilità di gestire sia i dispositivi sia gli aggiornamenti del sistema operativo e delle app installate, di bloccare l’app in primo piano rendendo impossibile l’accesso alle altre funzioni del tablet. In questo modo si evita che l’utente possa utilizzare il dispositivo per altri scopi.
Oltre al vantaggio di assicurare un uso corretto e non improprio, Ermetix UEM semplifica e facilita il lavoro del ristoratore che, grazie al software può verificare da remoto alcune funzionalità come lo stato della batteria e molto altro.